Per la prima volta, oltre a recuperare il distillato, abbiamo ottenuto uno scarico zero totale recuperando anche il concentrato nel settore dei controlli con liquidi penetranti. Scopriamo come.
Una delle applicazioni in cui trova impiego l’evaporatore sottovuoto è la concentrazione ed il recupero dei liquidi penetranti. Questi vengono utilizzati per test non distruttivi su determinati componenti, in modo da assicurare l’assenza di difetti di fabbricazione.
Un nostro cliente, operante nei trattamenti termici di leghe leggere, utilizza un evaporatore sottovuoto Ecogenerazione a pompa di calore che tratta 2500 lt/giorno di acque contenenti liquidi penetranti. Il distillato, avente conducibilità paragonabile a quella di un’acqua demi, viene recuperato come reintegro dei risciacqui dei pezzi dal penetrante.
La particolarità di questa installazione è che il cliente riesce a recuperare anche il concentrato utilizzandolo nuovamente come liquido penetrante miscelato con prodotto nuovo. Tutto ciò è possibile gestendo l’ebollizione in modo da evitare la formazione di schiume. Non potendo dosare prodotto antischiuma che andrebbe a “inquinare” il concentrato rendendolo inutilizzabile, è stato gestito il grado di temperatura di ebollizione e vuoto in caldaia agendo principalmente sul circuito frigorifero, in modo tale da generare un’ebollizione meno dirompente rispetto allo standard e rompere così le schiume termicamente, senza l’utilizzo di prodotti chimici.
L’assenza di scarichi e la riduzione al minimo di smaltimenti, solamente della metà del concentrato generato, ha permesso al nostro cliente di ottenere un rapidissimo ritorno dell’investimento.
Un altro caso di successo di cui andiamo fieri e un altro cliente soddisfatto.