Dall’essere un argomento portato “per moda” sui tavoli delle grandi compagnie, stiamo finalmente assistendo all’inizio di una nuova era in cui il concetto di annullamento delle emissioni diventerà, anzi lo è già, un aspetto con il quale le imprese si possano misurare. Misurarsi significa capire l’impatto ambientale che provoca ogni azione / attività compiuta e soprattutto quali strategie possono essere messe in atto per ridurlo o azzerarlo.
Per poter garantire l’annullamento delle emissioni di Co2, innanzitutto un’azienda deve misurarle: finalmente sono state definite metodologie scientifiche da applicare e aziende o enti che certificano le emissioni, seguendo rigidi protocolli.
Il secondo step è quello di mettere in campo delle azioni di miglioramento per cercare di ridurle: con i giusti dati alla mano sarà semplice progettare i primi miglioramenti, perché alcune volte si possono raggiungere importanti vantaggi ambientali anche solo rivedendo dei semplici processi.
Le emissioni rimaste potranno essere compensate, aderendo a dei programmi di compensazione delle emissioni. Quelli più utilizzati vanno nella direzione della riforestazione o dall’acquisto di combustibili prodotti da fonti rinnovabili. Soprattutto quest’ultimo esempio di miglioramento della “green reputation” è spesso visto come una semplice soluzione per espiare le proprie colpe ma oltre a non essere propriamente così, non genera di fatto un beneficio a livello economico. Ci sono organizzazioni che si occupano di riforestazione in varie aree del pianeta e che certificano all’azienda la quantità di CO2 che è stata compensata con l’investimento effettuato. Va detto che è praticamente impossibile raggiungere il traguardo delle emissioni zero senza una compensazione esterna, solo così è possibile raggiungere l’impatto zero, perché ogni attività produttiva, per quanto possa essere attenta e controllata, avrà sempre un impatto ambientale.
Questo argomento è al centro del piano Europeo per la riduzione delle emissioni entro il 2030 e ci si aspetta che a breve verranno definite nuove regole per le aziende. Chi saprà portarsi avanti saranno come sempre le aziende più virtuose e fortunatamente nel nostro Paese sono già parecchie.
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